Paracentrotus lividus Lamarck, 1816

(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Echinodermata Bruguière, 1789
Classe: Echinoidea Leske, 1778
Ordine: Echinoida Claus, 1876
Famiglia: Echinidae Gray, 1825
Genere: Paracentrotus Mortensen, 1903
Italiano: Riccio femmina
English: Purple sea urchin
Français: Oursin violet
Deutsch: Steinseeigel
Español: Erizo de mar, Castaña de mar
Descrizione
Hanno sia organismi maschi che femmine ma sono stati osservati anche esemplari ermafroditi. Il nome comune deriva dall'erronea convinzione che si tratti dell'esemplare femminile di Arbacia lixula, che è in realtà una specie differente. Il riccio appena nato si presenta sotto forma di una piccola larva gelatinosa di pochi millimetri, a simmetria bilaterale, chiamata pluteo, dal cui corpo si dipartono da 4 a 6 braccia. Questo stadio dura dalle 4 alle 6 settimane, durante le quali il pluteo viene trasportato dalle correnti marine. Al pari degli altri echinodermi presenta simmetria pentaraggiata. Presenta uno scheletro calcareo, impropriamente detto guscio, che può raggiungere i 7 cm di diametro, munito di lunghi aculei mobili e, sulla superficie ventrale, di tante piccole estroflessioni con estremità a ventosa, dette pedicelli ambulacrali, che gli consentono di spostarsi. La colorazione può essere delle varie sfumature del viola, del marrone e del verdastro. L'apparato boccale è costituito da 5 elementi scheletrici mobili, ciascuno provvisto di un dente. Per respirare utilizza delle piccole branchie che pompano in continuazione acqua. Si nutre di alghe ma anche di piccoli animali e spugne, ed è tra i pochi organismi in grado di cibarsi direttamente delle foglie di Posidonia oceanica principalmente nelle ore notturne. Anche se vive nelle zone meno profonde e quindi più luminose ha bisogno di ombra e quindi si ricopre con pezzetti di Posidonia, sassolini e conchiglie, che vengono trattenuti con i peduncoli a ventosa. L'osservazione di P. lividus consentì nel 1875 a Oskar Hertwig di descrivere per la prima volta la fusione dello spermatozoo con la cellula uovo al momento della fecondazione. Da allora il riccio di mare è diventato un organismo modello prezioso per lo studio dell'embriologia. Il riccio di mare, come viene comunemente chiamato, è una specie molto ricercata per la prelibatezza delle sue "uova" o meglio gonadi, che vengono consumate prevalentemente crude accompagnate da pane e vino, in cucina vengono usate per la preparazione di numerosi piatti, tra cui gli spaghetti al riccio di mare. Le uova si possono trovare anche confezionate in vasetti sotto vetro. La tradizione vuole che i paesi dove più è ricercato sono quelli latino/mediterranei quali la Francia, l'Italia e la Spagna, ovviamente in prevalenza lungo le fasce costiere ma è consumato più o meno in tutto il mondo. In Italia le regioni dove vi è molta richiesta sono quelle meridionali dove vengono anche organizzate per tradizione popolare sagre e manifestazioni culinarie. In natura il riccio ha tra i suoi competitori principali il sarago e l'orata che nonostante gli aculei, grazie alle possenti dentature che queste specie possiedono, sono in grado di rompere i gusci e divorarne il contenuto ma curiosamente anche tutto il guscio, il sarago particolarmente, non si sa perché, predilige inghiottire anche la lanterna. I subacquei quindi durante le loro immersioni utilizzano spesso il riccio per fare avvicinare i pesci, rompendone il guscio con il coltello, questo metodo ha quindi una forte attrattiva per loro, soprattutto per le voracissime donzelle, si creano infatti degli incredibili assembramenti di molteplici specie, molto apprezzati dai foto o video sub.
Diffusione
È molto comune in tutto il Mar Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, dalla Scozia alle Canarie. Vive sui fondali rocciosi e popola le praterie di Posidonia oceanica, da 0 a 30 metri di profondità.
Sinonimi
= Echinus lividus Lamarck, 1816 = Echinus lithophagus Leach, in Tilloch, 1812 = Echinus lividus Lamarck, 1816 = Echinus purpureus Risso, 1826 = Echinus vulgaris Blainville, 1825 = Euryechinus lividus Lamarck, 1816 = Microcordyla asteriae Zirpolo, 1927 = Microcordyla asteriae Pascale la Cascia, 1930 = Paracentrotus lividus Lamarck, 1816 = Strongylocentrotus lividus Lamarck, 1816 = Toxocidaris livida Lamarck, 1816 = Toxopneustes complanatus L. Agassiz & Desor, 1846 = Toxopneustes concavus L. Agassiz & Desor, 1846 = Toxopneustes lividus Lamarck, 1816.
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Data: 03/08/2013
Emissione: Vita nel mare Stato: Algeria |
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